Dieci filosofi

La filosofia rappresenta un cardine fondamentale per il mio pensiero e per quanto ho scritto.

È praticamente impossibile comprendere a fondo ogni mio testo se non si conoscono i principi base dei vari sistemi filosofici.

Una breve presentazione dei dieci filosofi più citati è riportata in questo articolo, sempre in ordine alfabetico per cognome.

1) CONFUCIO

Un punto di partenza “antico” e “diverso”, se visto con gli occhi dell’uomo contemporaneo occidentale, ma proprio per questo complementare e perfetto per uno sfondo celato e accennato come solo il pensiero sa esserlo.

2) HANS GEORG GADAMER

Quanto espresso da Gadamer in “Verità e metodo” ossia la base dell’ontologia ermeneutica è presente in modo trasversale in quasi tutti gli scritti, in quanto la collocazione storica degli stessi esula da un semplice “storicismo”, andando a calare le situazioni e i pensieri nel vissuto quotidiano dell’epoca.

3) MARTIN HEIDEGGER

Lo scritto a cui faccio spesso riferimento è “Essere e tempo”, in particolare in “La necessaria fatalità di un’ora” e “I respiri dell’anima”, fino al libro finale  “Le vite ritrovate”.

Il concetto del tempo ritorna anche dal punto di vista filosofico.

4) IMMANUEL KANT

La base della razionalità moderna non poteva mancare come citazione e fonte di ispirazione, nello specifico con “Critica della ragion pura”, fondamento dell’epistemologia razionale.

5) JACQUES MONOD

Biologo e filosofo, il suo “Il caso e la necessità” è un pilastro del dualismo nel quale i personaggi dei miei scritti sono trasportati, dapprima in modo velato, in seguito sempre più evidente, specie negli ultimi tre romanzi (“La necessaria fatalità di un’ora”, “I respiri dell’anima” e “Le vite ritrovate”) anche se l’attento lettore troverà delle anticipazioni persino in “Parole perse”.

6) FRIEDRICH NIETZSCHE

È il filosofo centrale di tutti i miei scritti.

Concetti come “la morte di Dio”, “il ritorno dell’identico”, “il ciclo”, “l’abisso”, “la volontà”, sono già enunciati in “Parole perse” e proseguono in modo più o meno palese fino all’ultima pagina di  “Le vite ritrovate”.

L’idea stessa di una circolarità, di un chiudersi dell’opera su stessa, di uno spaesamento dell’uomo contemporaneo di fronte agli infiniti dell’eternità e dell’istante e di un’eterna lotta della volontà sono sintomo e traccia del pensiero di Nietzsche.

È quasi impossibile fare una cernita delle opere, in quanto andrebbe affrontato come monografia, ma riducendo all’osso direi che almeno “Al di là del bene e del male”, “Così parlò Zarathustra”, “Ecce homo”, “Il crepuscolo degli idoli” e “Volontà di potenza” andrebbero letti e compresi.

7) PLATONE

Non si poteva rinunciare alla filosofia dell’antica Grecia, dalla quale è scaturito il primo nucleo della civiltà occidentale.

Platone, in questo senso, racchiude almeno due filoni filosofici, quello propriamente “platonico” e quello “socratico”, andando a caratterizzarsi come il primo sistema complesso.

Specificatamente, “La repubblica”, ma soprattutto “Critone” e “Apologia di Socrate” sono citati sia in “Tre sorelle” sia, in una sorta di parallelo conclusivo, nell’ultima storia di  “Le vite ritrovate”.

8) KARL POPPER

L’anello di congiunzione tra storia, filosofia e scienza, riveste un ruolo primario nell’interconnessione del pensiero.

Gli scritti a mio parere imperdibili sono “Miseria dello storicismo” e “Logica della scoperta scientifica”.

9) ARTHUR SCHOPENHAUER

Dei tanti scritti e aforismi di questo filosofo, consiglio la sua opera principale “Il mondo come volontà e rappresentazione”, in quanto sono esplicitati i ragionamenti cardine del pensiero tipico della fase di transizione della metà Ottocento.

10) LAO TZU

Non è un caso che questo decalogo si chiuda con il contraltare al confucianesimo dato dal “Tao Te Ching”, la cui influenza è evidente fin dalle citazioni in ““Parole perse”.

Il Tao è la via, il percorso interiore che ognuno deve seguire.

In aggiunta a tutto ciò, vi sono sicuramente altre citazioni e altre influenze, tra cui:

Aristotele (Metafisica)

Erasmo da Rotterdam (Elogio della follia)

Voltaire (Candido)

Jean Jacques Rousseau (Il contratto sociale)

Georg Wilhelm Friedrich Hegel (Fenomenologia dello spirito)

Karl Marx (Il capitale)

Jean Paul Sartre (L’essere e il nulla)